IL MIO CANALE YOUTUBE, http://www.youtube.com/user/lcodacci/videos
Da anni sviluppo la passione per la fotografia attraverso la ricerca di nuove situazioni, di realtà odierna vista con i miei occhi.
Le attrezzature sono cambiate, sono evolute, siamo passati dalla buona e cara pellicola (o DIA che io adoro) alle macchine digitali di ultima generazione.
La qualità delle singole foto si è alzata… siamo arrivati a dire: “beh, oramai è facile scattare anche in situazioni estreme!”.
E’ vero: le macchine aiutano tantissimo il fotografo: autofocus sempre più veloci, qualità dei sensori eccezionale, automatismi in fase di ripresa ultra-efficienti.
Solo sentir parlare di reportage oggi sembra molto “vintage”, quantomeno retro.
A molti giovani che vogliono fare della fotografia un lavoro, viene consigliato di fare un reportage e provare a darlo alle agenzie di settore, alle redazioni.
I problemi sono innumerevoli, non ultimo in Italia il fatto che se non conosci qualcuno “dentro”, sei spacciato.
Io suggerisco invece un’altra soluzione-… che è anche quella che sto praticando dal 2006: i siti di stock, come iStockphoto o Gettyimages.com
L’importante è creare una storia, un’insieme di foto che redazioni, grafici, editori abbiano la possibilità di scaricare un’intera storia su un argomento e non solamente una singola foto.
Ultimi reportage disponibili su Youtube:
2012: Terremoto in Emilia Romagna
2009: Irlanda
2008: Passo Duomo
2008: Amburgo
Come creare un reportage vero e proprio insomma.
Quello che vedete qua è una preview di 15 minuti del mio reportage in Israele e Giordania, creato con Proshow Photodex Producer.
Mettere insieme foto e musica genera emozioni e questo è molto importante al fine di accattivare l’utente verso il proprio lavoro.
Curare il proprio reportage (su iStockphoto si chiama “Lightbox”) è fondamentale. Leggetevi su Internet come fare, sono conoscenze che aiuteranno moltissimo.
Nel mio caso, lo scopo del reportage in alcuni casi è aiutare i progetti sociali di cui faccio parte,,, ho addirittura creato un progetto che si chiama Mondi Opposti, allo scopo di dare valore a quei progetti che cercano di ridurre le distanze tra Paesi in via di Sviluppo e Paesi industrializzati.
Questo è il link a MondiOpposti, i cui proventi in questo momento (Dicembre 2013) finiranno completamente ai progetti di cui sopra di cui sto pubblicando i dettagli su questo blog.